
Gli interventi nutrizionali più in voga – chetogenica, restrizione calorica, digiuno intermittente, dieta mediterranea e ad alto contenuto proteico – sono stati valutati in un’ampia review pubblicata recentemente e consultabile all’interno della National Center for Biotechnology Information.
Chetogenica (KD) e restrizione calorica (CR) hanno mostrato potenziali effetti negativi sull’architettura ossea e sulle proprietà meccaniche, legati a squilibri energetici e metabolici.
✅ Al contrario, dieta mediterranea (MD) e diete ad alto contenuto proteico (HP) sono emerse come protettive per la salute ossea, grazie a nutrienti chiave come olio EVO, proteine di alta qualità e antiossidanti.
Le evidenze su digiuno intermittente (IF) restano limitate e contrastanti, soprattutto nell’uomo.
Questo tema sarà approfondito nel corso di biohacking del Centro Studi Campanile, in cui analizzeremo:
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